PRIMO
Da un giorno all’altro milioni di lavoratori, professionisti e imprenditori hanno dovuto organizzarsi in fretta e furia per lavorare da casa…
Ma anche quando è finito il lockdown, il lavoro da remoto – almeno parziale – è diventato abituale per tante aziende, servendo su un piatto d’argento reti facilmente penetrabili ai criminali informatici…
Lo smartworking infatti si è rivelato un invito a nozze per i malintenzionati che hanno rubato dati, preso in ostaggio interi sistemi, estorto denaro e diffuso informazioni riservate sui progetti e sui clienti delle aziende colpite.
Dati bancari, carte di credito, furti di identità, un vero inferno.
Tantissimi impiegati continuano a lavorare in smartworking anche ora, almeno qualche giorno a settimana.